Il Piano di Sviluppo Rurale, PSR, Sicilia 2007 – 2013 ha come principio ispiratore lo sviluppo sostenibile del sistema regionale, sulla base del quale individua, tra gli obiettivi principali, la tutela dell’ambiente, del territorio e della diversità biologica. Ciò trova ampio riscontro in quanto previsto dall’asse 2 “Pagamenti agroambientali” ed in particolare nella misura 214/2 “Sostegno alla conservazione delle risorse genetiche in agricoltura”, volta alla protezione della biodiversità, mediante la conservazione del patrimonio genetico vegetale agrario siciliano. Tale misura si compone di due azioni specifiche:
- Misura 214/2 Azione A: Preservazione della biodiversità: Centri pubblici di conservazione in situ ed ex situ;
- Misura 214/2 Azione B: Preservazione della biodiversità: Campi realizzati da agricoltori custodi.
In particolare, l’azione A ha come obiettivo specifico di promuovere la conservazione e la diffusione delle risorse genetiche siciliane attraverso la conservazione in situ ed ex situ, finalizzate alla tutela, al recupero e alla valorizzazione delle stesse ed al mantenimento della biodiversità.
Tale azione quindi si configura come utile alla promozione dei sistemi economici chiamati a competere sullo scenario mondiale, ma anche alle esigenze di miglioramento della qualità di tutte le componenti ambientali a partire dalla valorizzazione della biodiversità. La conoscenza del patrimonio vegetale regionale e la comprensione dell’importanza e dell’insostituibilità delle risorse naturali devono costituire un’attività e un lavoro da divulgare e diffondere, in quanto ancora oggi, non è adeguata la conoscenza, ma forse, anche la consapevolezza e la comprensione che la diversità biologica è di fondamentale importanza per la salute del nostro pianeta ed è una risorsa indispensabile per lo sviluppo economico. In diecimila anni di attività agricola, l’uomo ha selezionato e distrutto e ciò è avvenuto anche nella nostra regione.
Tuttavia, il nostro territorio offre ancora un ricco patrimonio vegetale ed animale, spesso contrassegnato da agrosistemi di notevole interesse, sotto il profilo biologico, culturale, di tradizione e per la connessa gamma di produzioni tipiche non sempre valorizzate. I danni legati alla perdita di biodiversità sono ambientali, ma anche economici e culturali. È in questo senso che tutelare e valorizzare la biodiversità agraria significa anche contribuire allo sviluppo delle aree rurali e connotarla come una delle forme di ricchezza del territorio. La conservazione della biodiversità è una questione ecologica, un imperativo etico, una dimensione economica.